Dubbi sul secondo piatto nella dieta, eccesso di calorie?
4 Maggio 2021
Domanda:
Secondo piatto nella dieta.
Buongiorno,
mi scuso per il disturbo, ho un dubbio e vorrei ricevere spiegazioni in merito da qualcuno che si occupa di alimentazione:
il mio nutrizionista mi ha prescritto una serie di secondi piatti da alternare tra pranzo e cena, sempre accompagnati da un primo piatto abbondante, tanta frutta, tanta verdura e tanto olio.
Per il tonno in scatola al naturale (con acqua e sale, non sott’olio) la porzione prescritta è di 80 grammi, e mi risulta che apporta mediamente 60-70 calorie.
Per i legumi cotti è 150 grammi, che apportano circa 130-150 calorie in base al tipo di legume.
Per il seitan è di 120 grammi, e apporta 200 calorie, e invece per il tofu è 180 grammi, e apporta 270 calorie.
Mi chiedo questo: perché di tonno in scatola, che è un alimento così ipocalorico e ipolipidico, devo mangiarne una porzione così misera, mentre di tofu, che risulta molto più calorico e ricco di grassi, devo mangiarne così tanto? 180 grammi mi pare davvero eccessivo, soprattutto a livello calorico, ma anche in termini quantitativi.
Perché una differenza così marcata tra questi due alimenti? Considerando che non desidero perdere peso, sono portata a mangiare più spesso tofu e a trascurare la scatoletta di tonno per paura di assumere troppe poche calorie.
Mi scuso ancora per il disturbo, ringrazio in anticipo e Le auguro una buona giornata!
Risposta:
Gentile Sig.ra S.,
premetto che non conosco la sua storia clinica ne tantomeno la sua composizione corporea, ne ho visionato il piano nel suo complesso.
Credo anche che chiarimenti in merito al piano nutrizionale che le ha stilato il collega andrebbero rivolti allo stesso, poiché lui conosce le motivazioni che lo hanno portato a stilare quella tipologia di piano, estrapolare solo due dati dal piano in se può portare a fare delle considerazioni errate e quindi delle scelte non corrette.
Il rapporto tra professionista e paziente è soprattutto un rapporto basato sulla fiducia e sul dialogo tra i due, poiché solo così il collega potrà aiutarla al meglio e lei si sentirà libera di chiedere ed imparare a gestirsi oggi e nel futuro, poiché il suo obbiettivo è si dimagrire, ma non solo è dimagrire e stare in salute, ma non solo… è dimagrire, stare in salute e mantenere nel tempo i risultati ottenuti, evitando il dannoso effetto yo-yo, anche se nel Suo caso la perdita di peso non è l’obiettivo primario, una consapevolezza di come sia preferibile gestirsi è fondamentale per restare in salute nel tempo.
Per fare ciò deve necessariamente imparare a gestirsi nella vita quotidiana e quindi è fondamentale che possa chiarire i suoi dubbi con il collega che la segue ed al quale lei si è affidata.
Se apporta modifiche al piano, senza comunicarlo potrebbe inficiarne la buona riuscita.
Posso però dirle che il valore biologico delle proteine di origine animale e vegetale è differente ecco che ci si ritrova a consigliare un maggior quantitativo di proteine vegetali rispetto a quelle animali per eguagliarne il valore nutrizionale.
Limitarsi a fare un mero calcolo calorico degli alimenti la porterà a commettere errori nella sua gestione alimentare, poiché a parità calorica la qualità di quello che mangia dipende dall’alimento e dalla classe a qui questo appartiene, che si sta introducendo, le faccio un esempio:
100 kcal fornite da grassi e 100kcal date da proteine secondo lei hanno lo stesso effetto a livello metabolico e nutrizionale?certamente no! eppure basandoci sul semplice calcolo calorico si potrebbe pensare di stare nel giusto, tanto al dieta è di tot Kcal quindi basta non superarle. ERRATO!
Il consiglio: provi a parlarne con il collega, in caso non si sente più a suo agio, chieda un secondo consulto, ma non faccia da sola.
